Monday, September 12, 2005

fissità riflessiva



Sono sempre le sei
malgrado sia già intorno buio,
sono sempre le sei;
sono ancor vivo o gia muoio?
Mi circondano volti spauriti ed incerti
le mani protese , gli occhi aperti.
Non hanno mete,
non hanno ideali,
non provano fame , ne sete ,
sono tutti uguali.

Il tempo si è fermato.
Scorrono in un magico momento.
davanti a me paesaggi mai visitati,
panorami soffusi e velati.
Vorrei mostrarti
il suono dei violini.
Vorrei cantarti
quello che provo adesso ,
vorrei gridare il tuo nome, ma non posso .

Ricordi amari e vibranti emozioni
si mischiano , si fondono:
il profumo degli alberi in fiore,
il grano dorato piegato al sole,
castagne calde, luci colorate, risate
ed un manto di neve bianca e silente.

Il silenzio ,
parla di me, del mio dolore.
Un silenzio
sfibrante , ossessivo , carico di tensione
il silenzio che avvolge i momenti
più oscuri, più tristi.
Il silenzio che ti uccide , che non resisti.

E’ un istante eterno
che penso non abbia mai fine.
Se mi guardo intorno
vedo solo desolazione.
Ma se cerco nel profondo del mio cuore
troverò la forza di reagire.
Per rinascere dovrò morire
dalle mie tribolazioni ,
dalle menzogne , dagli inganni.
Ma sarà una nuova vita
e vivrò in altre sfere .
Non mi importerà di sapere ,
perché conoscerò la felicità.

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